Frutta e verdura per la salute e per uscire dalla crisi percorrendo la strada della sostenibilità alimentare

Il 2021 è stato nominato come l’Anno Internazionale della frutta e della verdura. Ad annunciarlo sono le Nazioni Unite con il solo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza ed il ruolo che rivestono la frutta e la verdura nell’alimentazione umana. Frutta e ortaggi sono anche la base della Dieta Mediterranea.
Con questa iniziativa si vuole evidenziare con forza l’impegno per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030. La FAO ( Food and Agriculture Organization of the Unite Nations) è l’agenzia capofila nelle celebrazioni, in collaborazione con altre organizzazioni e organismi del sistema delle Nazioni Unite.
Verde, gialla, arancione, rossa o viola: frutta e verdura ci mantengono in salute e aggiungono varietà, gusto e consistenza alle nostre diete. Anche se mangi riso o pane ogni giorno, sicuramente variare tipi di frutta e verdura diventa importante per la tua alimentazione. Una dieta monotona non è solo malsana per l’uomo: è anche malsana per il pianeta perché può portare a monocolture e perdita di biodiversità.
Ma cosa sono la frutta e la verdura?
Non esiste una definizione ampiamente accettata per frutta o verdura.
La definizione concordata per l’Anno internazionale della frutta e della verdura è la seguente.
La frutta e la verdura sono considerate parti commestibili delle piante (ad esempio strutture portatrici di semi, fiori, boccioli, foglie, steli, germogli e radici), coltivate o raccolte allo stato selvatico, allo stato grezzo o in una forma minimamente lavorata.
Obiettivi di sviluppo sostenibile relativi a frutta e verdura

Recentemente siamo stati contattati dall’Azienda Agricola Busato Lorenzo di Scorzè. Noi della Confraternita del risotto alla Saonarese, lo vogliamo ringraziare con questo post per averci omaggiato di una decina di Kg di radicchio rosso di treviso con preghiera appunto di valorizzare la sua produzione con un ottimo risotto.
Il #radicchio di Treviso, quello tardivo, è l’ortaggio tipico a gambo lungo e foglia stretta. Per la sua produzione è importante una sapiente coltivazione per renderlo croccante e dal sapore delicato.
Al nostro Gran Maestro è stato affidato l’alto incarico.
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